mercoledì 5 marzo 2008

The dreamers

Avevo vent’anni. Ero venuto a Parigi per studiare francese….La massoneria dei cinefili, quelli che chiamano “malati di cinema”…Io ero uno degli insaziabili, uno di quelli che si siedono, in prima fila, vicinissimi allo schermo. Perché ci mettevamo così vicini? Forse perché volevamo ricevere le immagini per prima quando erano nuove, ancora fresche, prima che svolgessero verso il fondo, scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore, finchè sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo, non fossero ritornate nella cabina di proiezione. Forse, lo schermo era veramente uno schermo; schermava noi





"I bei film sono quelli che ti insegnano come non perdere tempo a vedere film brutti"

Questo lo è. Si chiama "i sognatori" ma parla di realtà.
Il suo regista è italiano ma ambienta il suo film a Parigi. E' vietato ai minori di 14 ma si può vedere anche prima. O almeno. (Senza dirlo alla mamma). Ha fama di essere volgare ma è un ver0 capolavoro della cinematografia italiana. E vantiamocene. Basta soffermarsi sulla sceneggiatura incalzante, provocatoria, ricca di spunti per conoscere la realtà sessantottina parigina. Ruota intorno a tre personaggi che riempiono la scena con la loro rispettiva forte personalità. Tocca temi anche riciclati, ma rinnovati e rimpiantati in quella precisa situazione storica. Provoca nostalgia per un'epoca mai conosciuta e lo stesso accade ai protagonisti nel film: riporta a galla il passato attraverso i primi grandiosi film che hanno iniziato la storia del cinema. Riporta alla luce la voce di un'Edith Piaf mai battuta. Notiamo un Bernardo Bertolucci trasportare i suoi ricordi nella macchina da cinepresa, e nel farlo ci trasmette gli stessi sentimenti da lui vissuti. E diciamolo: si è pure divertito a lanciare ai suoi sopravvalutati spettatori giochi e indovinelli, curiosità e provocazioni cinematografiche. Mi ha regalato l'emozione di un film che parla -tra le tante cose- di film. Mi ha regalato un titolo -banale se vuoi- azzeccato per l'effetto che provoca quando vai a letto e sogni...

E poi, se si vuole proprio vederlo con superficialità e con leggerezza potere pure scegliere tra il biondo e il moro, Michael Pitt e Louis Garrel.

Ma sarebbe come una specie di...CHAPLIN O KEATON?